Il Kali è un arte marziale di origine Filippina, mentre il Kalasag è un sistema fondato dal Maestro Vito Lettieri.
Il sistema è composto da tre settori principali: le armi, mani nude, e un settore che comprende una serie di esercizi per lo sviluppo della sensibilità.
Le armi usate sono lame tradizionali (bolo, barong, kampilan ecc.) che in allenamento vengono sostituiti dai più comodi bastoni di rattan di 70 cm, questo per preservare le articolazioni dalle violente vibrazioni dei colpi, si possono usare singolarmente o in coppia; lame corte (coltello, balisong, karambit); sibat (bastone lungo che riproduce la lancia), ascia, tabac-malit ( bastoncino di 15 cm.), spada e daga (un’arma lunga e una corta).
Il settore a mani nude si divide in quattro parti: la boxe (suntukan o panantukan) è un sistema di pugilato che comprende anche l’uso dei gomiti, i calci (sikaran) che comprende tre tipi di calci, due ginocchiate e vari tipi di controlli con le gambe, le leve articolari (trankada) che comprendono leve su arti superiori e inferiori, strangolamenti e pressioni, e infine la lotta (dumog) dove si utilizzano anche pressioni e percussioni.
Il settore riservato agli esercizi prevede, lo studio dei cinque spostamenti: maschile, femminile, neutro, ritirada (spostamento incrociato), urong-sulong(spostamento in linea), esercizio di spostamento con attacchi e difese all’interno di un area chiamata stella (bituin), un esercizio per lo studio di attacchi e difese su 14 angoli, esercizi ciclici su attacchi singoli (ubud lubud), e esercizi ciclici su attacchi multipli (kabisidado).
Inoltre vengono studiati vari tipi di combattimento, da quello armato, a quello a mani nude, con percussioni, leve articolari e lotta al suolo.
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