1° Giornata dello Sport – CSEN
Domenica 18 Giugno si è svolta la prima giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo presso lo stadio dei Marmi di Roma.
vai alla gallery: Allenamento presso lo “Stadio dei Marmi” (Roma)
Cospicuo il numero dei partecipanti della scuola all’evento, 18, guidati dal Maestro Boldini affiancato dallo staff della sua scuola: Alessio Festa Istruttore I Dan di Ju Jitsu e Responsabile del settore della Formazione, Giorgio Marazzi Allenatore Cintura Nera I Dan di Ju Jitsu e Responsabile del settore della Preparazione Atletica, Roberta Zanobi Allenatore Cintura Nera I Dan di Ju Jitsu e Responsabile del settore di Difesa Personale e della Comunicazione e Tiziano Avanzati Cintura Nera I Dan di Ju Jitsu.
Il tatami del Ju Jitsu ha visto quindi come unica docenza quella del Maesto Boldini ad oggi Referente Provinciale CSEN per il settore del Ju Jitsu integrato.
Gli allievi hanno sfruttato l’ora di tempo dedicata per un allenamento quotidiano, senza esibizioni ne interventi spettacolari:
Dopo un veloce riscaldamento, sono stati ripassati i colpi – Atemi – Waza di gamba e braccia in sequenza e poi ognuno con il proprio Uke ha studiato il programma di cintura compreso di Nage – Waza, Kansetsu – Waza, Shime – Waza e infine Osae Kami Waza, nella parte dedicata al combattimento a terra.
I neofiti invece sono partiti dallo studio delle posizioni base della Kamae e Zenkutsu, per poi contestualizzarle in una situazione di potenziale pericolo assumendo velocemente la posizione di guardia ed espodendo inizialmente solo un Atemi – Waza (Oi-Tsuki), ed arrivando a fine lezione ad una sequenza di più Atemi – Waza con diversificazione del bersaglio (Oi-Tsuki, Gyaku – Tsuki, Hiza-Geri). Il tutto prestando attenzione agli spostamenti fondamentali che permettono di muoversi in dinamicità senza squilibrarsi mai, in particolare hanno studiato lo spostamento in linea – Tsugi – Ashi.
La filosofia del Maestro Boldini che negli hanni ha trasmesso con passione a tutti i suoi allievi è quella di non preparare mai esibizioni o piccoli spettacoli, ma sfruttare ogni spazio e minuti per allenarsi con impegno e dedizione, affinché gli allievi possano crescere continuamente e chi osserva da fuori possa avere un’idea chiara e precisa di come si svolge un lezione di Ju Jitsu.
<<Non mi piace il temine esibizione, indica qualcosa di costruito volutamente scenico>> Spiega il Maestro Boldini. <<A tutti i miei allievi, siano essi normodotati che diversamente abili, ricordo sempre che in queste occasioni devono semplicemente mostrare ciò che sono con la concentrazione, l’umiltà e la serietà che li contraddistingue>>
Roberta Zanobi
Responsabile del Settore di Difesa Personale
Responsabile della Comunicazione e
Ufficio Stampa A.S.D. Yu Dojo Bushido Ryu